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PODOLOGIA

Impronte Digitali

 

non lasciamo in giro le nostre impronte

 

 

Cosa sono le impronte digitali?

Le impronte digitali sono i disegni che l’alternanza di creste e solchi forma sui polpastrelli in modo diverso e specifico per ognuno di noi, tanto che risultano essere una seconda carta d’identità che ci caratterizza dall’inizio alla fine della nostra vita. Anzi, prima dell’inizio in quanto già si delineano circa al terzo mese nel grembo materno, come del resto le principali linee della mano, ma al contrario di queste, non si modificano più: la pelle può subire tagli, bruciature ed altri traumi, ma dopo la guarigione ripresenterà gli stessi disegni che solo chirurgicamente si possono alterare in modo definitivo.

 

Segni certi di identificazione

Da circa un secolo vengono utilizzate come metodo affidabile di identificazione personale dalle polizie di tutto il mondo, prassi che tutti conosciamo, alla quale automaticamente le abbiniamo. Il solo nominarle, infatti, risveglia oscuri sensi di colpa, sensazioni di sottile ed intima inquietudine, evoca l’immagine di uffici angusti e soffocanti dove la semplice pressione delle dita su cuscinetti d’inchiostro ci può togliere a volte la libertà e, sempre e in modo definitivo, l’anonimato: non si può più scappare, svelando ad altri questi nostri intimi particolari siamo schedati per tutta la vita.  Da qualche anno si stanno facendo ricerche su altri diversi procedimenti d’identificazione e l’occhio pare altrettanto attendibile così come l’impronta dell’intera mano, mentre si sta affermando con passi da gigante quella genetica con l’analisi del DNA. Al momento le digitali rimangono comunque il metodo d’individuazione ancora universalmente più usato.

 

Quattro disegni diversi

Sempre diverse l’una dall’altra non solo da persona a persona, ma anche da dito a dito, possono essere comunque divise in quattro tipi che, nella similitudine del loro particolare tratteggio, raggruppano analoghe predisposizioni e forme affini di sensibilità e intelligenza, svelando i tratti principali del nostro carattere, i suoi aspetti più intimi, le emozioni e i punti vulnerabili: questo è un ulteriore motivo, a volte più importante del precedente, che giustifica l’imperativo “ non lasciamo in giro le nostre impronte !”.

Muniamoci quindi di una buona lente d’ingrandimento e, nell’intimità della luce di un abat-jour, scopriamo le caratteristiche di fondo, spesso ignorate anche da noi stessi, che formano la base della nostra personalità. La lettura è più facile e sicura se usiamo un tampone d’inchiostro e riportiamo le impronte su un foglio specificando il singolo dito cui appartengono.

 

A spirale semplice

Si presenta come una serie di anelli concentrici dove quello centrale può essere sia aperto che chiuso. Se avete questo disegno, calma, pazienza e regolarità sono le particolarità dominanti della vostra vita e se ne renderà conto chiunque cercherà di modificare le vostre abitudini perché si troverà a cozzare contro un muro di gomma. Metodiche, impermeabili ai cambiamenti che non decidete voi, spesso prevedibili, ma la cosa vi lascia indifferenti, costruite la vostra vita mattone su mattone. Per alcuni potete risultare noiose e un po’ troppo casalinghe, ma troverete sicuramente altri che, al contrario, apprezzeranno la tranquillità che emanate, balsamo contagioso per chi vi sta vicino, trovando nelle certezze e nei punti fermi la sicurezza che, prima o poi, anche i più avventurosi cercano.

Se le dita convergono verso il medio che sembra attirarle a sé come una calamita, allora l’aspetto sedentario e conformista diventa esasperato per voi, ed esasperante per coloro che pur apprezzano e condividono la vostra visione della vita; in questo caso anche gli atteggiamenti diventano più rigidi e le opinioni immutabili.  Se invece le dita sono dritte e tenute normalmente aperte, allora il carattere, pur cementato sulle stesse note di fondo, si arricchisce di vivacità e di sprazzi di stravaganza.     

 

A doppia spirale

Si presenta con due cappi che vanno in direzione opposta. Se avete questo disegno, siete dinamiche, intraprendenti, con un’ampia apertura mentale che riesce a spaziare a 360 gradi: il vostro obiettivo è l’attività, spesso fine a se stessa, il realizzare, non importa cosa, potreste mirare ai soldi, concretizzare sogni, lottare anima e corpo per sostenere principi, l’importante è fare. C’è però un piccolo neo, anche se di una certa importanza: le due spirali che vanno in direzione opposta, se da un lato vi danno la possibilità di una visione da angoli diversi, dall’altro vi mostrano una direzione e contemporaneamente il suo opposto come possibile e valida alternativa. Il risultato? Momenti di confusione e indecisione vi vedono sovente perplesse, mentre vi massaggiate il mento, rose dal dubbio amletico dell’essere o non essere.

Se poi l’estremità delle dita è spatolata, cioè nella parte finale con l’unghia si allarga appunto a forma di spatola anziché restringersi, allora le vostre necessità diventano frenetiche e vi comportate come se il fuoco bruciasse sotto la sedia: l’impazienza diventa fretta al punto che vi trovate spesso a cominciare una cosa senza aver finito la precedente, diffondendo tensione elettrica come foste delle centraline. Per voi è tutto normale, ma chi vi sta vicino rischia spesso di pigliare la scossa. Se invece ci sono dei nodi alle giunture delle dita, la vita è più calma, il rapporto con gli altri più tranquillo, le decisioni più ponderate anche se frutto di continui tentennamenti e ripensamenti.

 

A ricciolo

E’ costituito da una specie di cappio aperto che può orientarsi a destra o a sinistra. Se avete questa impronta, la sfera affettiva è il perno attorno al quale ruota la vostra vita: emozioni e sentimentalismo sono le lenti attraverso le quali osservate il mondo che inevitabilmente vi conduce là, dove vi porta il cuore. Difficilmente la ragione è in grado di esprimere il suo punto di vista e quando riesce a farlo rimane il più delle volte inascoltata.

Quando si accompagna a dita lunghe e sottili che terminano con la punta molto sfumata, i piedi si staccano sovente da terra e il contatto con le cose e con gli altri diventa un miscuglio di fantasia e illusione, piacevole certamente, ma che richiede molta attenzione: svolazzando nel romantico mondo dei sogni, l’impatto con la realtà quotidiana rischia di bruciarvi le ali. Dita robuste e forti con la punta più quadrata, vi riportano ad una situazione di maggior equilibrio perché, bonariamente, permettono anche alla ragione di sostenere i propri argomenti anche se spesso è una battaglia persa, dato che l’ultima parola spetta sempre al cuore al quale, è risaputo, non si comanda.

 

 

Ad arco

Si presenta con le linee che curvano verso il basso e, più raramente, con un insolito disegno detto a tenda per l’aspetto che assume al centro. E’ la vostra forma? Allora vi troveranno spesso con lo sguardo pensoso perso nel vuoto, la fronte corrucciata e appoggiata alla mano, sedute magari davanti ad una scrivania. Appartenete, infatti, al gruppo dei pensatori astratti e meditativi, studiosi e ricchi di immaginazione per i quali l’attività mentale e il mondo delle idee sono il cibo che nutre l’anima e spesso anche il corpo, fatalmente trascurato nelle sue esigenze più elementari.

Se il disegno ad arco si accompagna a mani magre ed ossute, allora queste caratteristiche si accentuano, diventate il prototipo del filosofo distratto che passeggia con le calze spaiate immerso nelle sue elucubrazioni mentali: attente però, anche senza la vostra partecipazione il mondo intorno a voi continua a scorrere. Se le dita sono lisce, allora la comunicazione con gli altri e con la realtà quotidiana diventa quasi regolare anche se vissuta più come distrazione che come piacevole contatto. Non c’è comunque da illudersi: il vostro ambiente ideale rimane una stanza piena di libri e sgombra di persone.

 

Una guida alla lettura

Difficilmente troverete la stessa impronta su tutte le tue dita, ma, se così fosse, allora sicuramente avete le idee molto chiare sulla direzione da prendere, il disegno inciso ve la indica, quindi procederete come tranquille abitudinarie o dinamiche realizzatrici o romantiche sentimentali o assorte pensatrici, e la vostra strada sarà un regolare rettilineo senza scossoni e a senso unico. La presenza di due o tre disegni, che è la situazione più comune, danno al contrario un tocco di originalità che vivacizza la vita stimolandovi al confronto e alla convivenza delle diverse nature che essi esprimono.

Se coesistono tutti i disegni il compito diventa arduo, e spesso non basta una sola vita, perché vi trovate nella necessità di conciliare ciò che è, per sua natura inconciliabile, a meno che…

 

…le impronte ideali

Nello studio della mano, sia quello ereditato dalla chiromanzia, l’antica ed intrigante arte divinatoria che dalla sua lettura deduceva amori fortuna e salute, sia quello scientifico ricavato dagli attuali lavori di ricerca di diverse discipline come la genetica, la biologia e la neurofisiologia, che indagano il rapporto esistente tra temperamento e struttura della mano, le dita rivestono un ruolo molto importante in quanto espressione ciascuno del complesso puzzle che compone il nostro  carattere.

Tra ciascun dito e il disegno del polpastrello esiste una forma di coerenza che trova la sua realizzazione quando ci sono questi abbinamenti ideali.

 

 

Perfetto rapporto tra dito ed impronta

 

L’indice, di cui ci si serve per mostrare ciò che si vuole, che ordina, indica e minaccia, è il dito che esprime l’ambizione e il desiderio di comando, le nostre aspirazioni concrete e positive.

La giusta impronta su questo dito è la spirale semplice che dà la capacità di comandare e dirigere con la calma e la prudenza di un sicuro conduttore.

 

Il medio, situato al centro delle altre dita, rappresenta la nostra vita interiore, gli aspetti riflessivi, e le attività del pensiero, la profondità di giudizio.

L’impronta ad arco è la forma perfetta che aiuta a non compiere passi azzardati perché ogni decisione sarà il frutto di analisi lunghe e ben ponderate.

 

L’anulare, il dito del cuore, esprime le tendenze più astratte e l’idealismo, la sensibilità più profonda e le emozioni.

Il ricciolo rappresenta quindi il matrimonio perfetto tra il bisogno d’amore del dito del cuore e l’offerta di emozioni e sentimenti che il disegno offre.

 

Il mignolo, il dito più autonomo, mobile e indipendente, esprime il dinamismo, la capacità di rapporto con l’ambiente esterno, lo spirito d’iniziativa.

La doppia spirale è nel punto giusto perché aiuta a stimolare la curiosità e il bisogno d’azione di questo dito, mostrando tutto quanto d’interessante offre il mercato.

 

E il pollice? E’ il dito più importante che guarda in faccia le altre e le comanda tutte, quello che, raggruppando le diverse sfumature, esprime la personalità intera, quindi la sua impronta fa la parte del leone ed è la prima da osservare. Individuando il tipo di disegno che presenta, troverete l’indicazione della vostra spinta individuale che orienta tutte le altre: si può dire, usando l’immagine figurata di una orchestra, che quella del pollice rappresenta la nota principale sulla quale si modula la melodia della vita, mentre le altre attorno fanno da coro e da accompagnamento.

 

 

Altre combinazioni

  

Indice

La doppia spirale su questo dito accentua la voglia di fare, di realizzare, di imporre la propria volontà, ma anche la confusione nell’individuare la strada da percorrere: in poche parole, chi segue si dovrà abituare ad ordini e contrordini e ad un percorso zigzagante e delirante.

Il ricciolo crea un’altalena tra il bisogno di azione e concretezza che l’indice esprime e la voglia di sogni e tenerezze che il segno pretende: conflitto quindi tra ragione e sentimento con scompiglio e pasticci in un campo e nell’altro.

L’arco rallenta ogni iniziativa perché vuole analizzare il dritto e il rovescio di ogni piano e nella ricerca della perfezione scompone ogni progetto nei minimi dettagli: certo, quando è finito e pronto, è sicuramente inattaccabile, peccato che spesso risulti già superato.

 

Medio

La spirale semplice porta ad esagerare le abitudini, che finiscono col diventare ossessioni, e a cristallizzare le opinioni che diventano massime da proporre ad ogni occasione: per le prime volte, passi, ma a lungo andare stressa e irrita chi sta vicino.

La doppia spirale rende la persona un vulcano di idee, di grandi analisi e profonde discussioni, una fucina di progetti e buoni propositi, purtroppo però tutto molto campato in aria, cervellotico ed irrealizzabile: il classico tanto fumo e poco arrosto.

Il ricciolo sul medio trasforma ogni amore in un affare di stato, le emozioni diventano reazioni chimiche da osservare al microscopio, il sentimento è una variabile che sfugge all’analisi e ad ogni logica: tutto molto scientifico, ma così poco romantico!

 

Anulare

La spirale semplice sull’anulare ha il difetto di proporre la solita routine nei rapporti amorosi dove tutto ciò che è scontato, prevedibile e monotono, raffredda, e a lungo andare, spegne ogni entusiasmo: si sa che noia e sbadigli non favoriscono certo la passione.

La doppia spirale con le due direzioni contrapposte disorienta sia il suo possessore sia coloro ai quali sono rivolte attenzioni ed affetti in quanto provocano insicurezza e continui ripensamenti: è la  classica figura di chi, sfogliando la margherita, recita perplesso “l’amo, non l’amo”.

L’arco impone analisi e controanalisi, ragionamenti e riflessioni ad un dito che ha solamente bisogno di vivere emozioni, momenti d’incanto e balsamici tuffi nella fantasia: peccato che continuando ad essere studiato, il sogno rischi di rimanere per sempre nel cassetto.

 

Mignolo

La spirale semplice, metodica e regolare, soffoca l’esuberanza e la curiosità che il mignolo esprime, con il risultato frustrante di alternare momenti di gioiosa vivacità a stati di cupa impotenza: è l’immagine di chi, rosicchiandosi le unghie, continua a rimuginare “vorrei, ma non posso”.

Il ricciolo, romantico e sognatore, si trova a convivere con un partner irrequieto e sempre in cerca di nuove esperienze, l’amore diventa sofferenza e gelosia: è come pretendere fedeltà e senso di responsabilità da un bambino.   

L’arco, con la sua saggezza seriosa, esige regole e disciplina da un dito che, per sua natura, è impaziente ed irresponsabile: chi vuol tenere legato al guinzaglio un cucciolo che ha solamente voglia di correre e giocare, provoca inutile frustrazione per sé e sofferenza incomprensibile per l’altro.  

 

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