NATHALIE
di Anne Fontane
(per chi non l'avesse visto : questo commento può contenere elementi chiave e il finale del film)
Nonostante l’apparenza, la causa scatenante non è
esattamente la crisi di relazione fra Catherine e Bernard. Nel loro rapporto
il sentimento non è assente, solo non è (stato) “saldato” dall’intimità.
Questo, sostanzialmente, il motivo per cui Bernard non ha
spiegazioni da dare.
Egli ne è consapevole, con una sorta di
rassegnazione-accettazione, ma non cerca un’altra donna .. vuole solo
colmare una mancanza di fisicità e cerca soluzioni a questa carenza, solo a
questa.
La verità del suo cuore (lo specchio) è nella casa in cui
vive con la moglie e non nella stanza oscura del tradimento (In questa si
veste senza specchiarsi e viene attratto dalla luce fuori, dietro la tenda
che nasconde il suo bisogno. Mentre a casa si guarda nello specchio.).
Bernard ha un’idea precisa di cosa sia una vera relazione
(la critica all’amico incapace di avventurarsi in un rapporto) e la passione
(andare a puttane non fa per lui perché è una cosa fatta a freddo). Per
quanto sia assente nel pour parler, è attento a lei, a ciò che le piace o
meno. La osserva al punto da percepire che qualcosa è mutato.
Per Catherine l’intimità è qualcosa da esaminare (è
ginecologa) con distacco (si specchia per sistemarsi, ma non si guarda), ma
è anche un richiamo (il lampeggiare del telefonino).
Dunque la questione riguarda Catherine e la sua femminilità
incompiuta. Il tradimento di Bernard la mette di fronte all’evidenza di un
percorso non fatto.
E il momento è giusto per intraprenderlo (la sua macchina è
posteggiata davanti a un club privè) dal di dentro (entrandovi, non più o non solo
attraverso il suo lavoro).
Ha inizio l’apprendimento di quanto è oscuro (è notte), che
passa attraverso il confronto con l’altra fuori di se (osserva le altre
donne).
Il fatto che scelga Marlene, completamente diversa da se,
pensando sia il tipo di donna che piace a Bernard, rivela non solo che non è
sicura di se stessa come donna, per cui pensa che il problema sia di non
essere abbastanza attraente, ma anche l’inconscio desiderio di voler essere
altra. Ma, ancora, non osa e si limita a chiederle di vivere al posto suo
mettendola al corrente. Tuttavia nemmeno vuole che l’altra sia vera per
Bernard e quindi le inventa un nome.
Fra le due donne si instaura una relazione (Nathalie) che
stimola a un rinnovamento (Natalia significa rinascita).
Se da un lato Catherine è una donna compiuta (ha un suo
profumo) che deve scoprire la propria femminilità latente (Marlene e il
nuovo profumo che acquista), dall’altro Marlene, a sua volta femminile
incompiuto (cambia continuamente profumo alla ricerca del suo), deve
definirsi come donna-persona (Catherine) e non oggetto.
Nathalie, come proiezione virtuale di entrambe, rappresenta
la distanza tra ragione e sentimento.
In una la ragione limita il sentimento, nell’altra lo
manovra.
Fino a che la ragione interferisce il sentimento erotico è
ingovernabile (Catherine vuole dirigere il gioco, ma Marlene mente) e
ferisce (il dolore per il tradimento, la paura dell’abbandono, il ferirsi a
vicenda) portando a un fraintendimento costante del partner. La maturazione
del sentimento erotico passa attraverso l’esperienza e non la ragione.
Bernard non sa e non deve sapere. E questo perché la
questione non lo riguarda. Nonostante il tradimento fisico, non è lui che si
allontana, ma Catherine che lo respinge. E’ talmente cieca da non rendersene
conto, crede alle ombre delle sue paure che le impediscono di riconoscere il
sentimento (femminile) del marito, che invece c’è (l’ombra che Bernard
proietta sul muro dello studio, subito dopo la prima rivelazione falsa di
Marlene, è quella di un gatto. Ma non compare alcun gatto reale, quindi è da
intendersi come proiezione simbolica del femminile-sentimento di lui).
Man mano che l’esperienza procede la distanza tra le due
donne (fra un femminile trattenuto e uno buttato oltre) oscilla, con
cambiamenti bruschi, fra allontanamenti e avvicinamenti sempre più aderenti
(cioè le tendenze si estremizzano prima di raggiungere il punto di
incontro).
Catherine si arrocca dietro pregiudizi sessuali, Marlene si
ribella, le sfugge per accostarsi al sentimento. Devono scendere a patti,
uscire dagli schemi, entrare in confidenza (il rapporto si trasforma in
amicizia che si muove all’aperto o nella casa-intimità), accettare il
rimosso (il ricordo del punto di crisi da parte di Catherine, il senso di
vergogna di Marlene) fino a che entrambe (le tendenze) vengono smascherate:
la falsità di una e la malafede dell’altra. Perché l’una ha bisogno
dell’altra (l’abbraccio fra le due donne) per raggiungere un’equilibrio
(l’esuberanza contenuta) che permette un lasciarsi andare sereno (Catherine
si accosta a Bernard).
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