Sono i nostri organi più
mobili in grado di sentire toccare e plasmare, le antenne che spingiamo avanti
nell’ambiente ignoto, testimoni della curiosità dell’uomo e simbolo del suo
desiderio di conoscenza e della sua complessità. Ognuna di esse esprime un
aspetto di tale complessità e dalle loro diverse forme e proporzioni possiamo
ricavare qual è la nota principale che dirige le altre, mentre nel modo di
tenerle e di evidenziarle, magari con
anelli
più o meno vistosi, comunichiamo agli altri quali di questi aspetti amiamo
maggiormente esibire.
Pollice
E’
considerato il dito maestro per l’importanza che ha avuto
nell’evoluzione dell’uomo: la sua autonomia nella mano e l’opponibilità
con le altre dita sono state parte fondamentale nello sviluppo della
civiltà umana. Un pollice agile, flessibile, esprime elasticità
mentale, capacità di adattamento, spirito artistico
mentre un pollice rigido esprime una natura più conservatrice ed
abitudinaria. Nelle due falangi esterne che lo compongono troviamo la
forza di volontà e la tenacia in quella provvista di unghia, la capacità
di analisi e ragionamento nell’altra. Osserviamo nel raffronto quella
che domina. La sovrapposizione spontanea di un pollice sull’altro
indica se siamo tipi di testa o cuore.
Indice
e Anulare
Sono
le dita che esprimono due sensibilità contrapposte, le due facce della
medaglia.
Se
il più lungo è l’indice, di Giove o del comando, siamo ambiziosi,
imponiamo con disinvoltura la nostra volontà su quella degli altri e
l’interesse principale è soddisfare l’ambizione e il raggiungimento
del successo. Se poi è lungo quanto il medio, siamo dei piccoli
dittatori, non per niente è anche chiamato “dito di Napoleone”.
Se
è più lungo l’anulare, di Apollo o della creatività, siamo guidati
dalle emozioni e l’interesse principale risiede nel mondo interiore,
nella fantasia e nel sogno. Se poi è lungo quanto il medio, tale
rifugio può diventare una prigione della quale rischiamo di perdere le
chiavi.
Hanno
la stessa lunghezza? La situazione di equilibrio comporta compromessi
tra i due antagonisti, condizione più tranquilla e rilassata anche se
meno intrigante.
Medio
E’
il dito di Saturno o del pensiero ed esprime la dirittura morale, la
serietà, l’amore per lo studio, il senso di responsabilità. Se è
molto lungo, queste caratteristiche vengono esasperate e la vita diventa
rigida e priva d’umorismo. Se è molto corto, le qualità si mischiano
e perdono il loro significato peculiare generando confusione,
insicurezza, irresponsabilità e pessimismo.
Mignolo
E’
il dito di Mercurio o della comunicazione ed esprime la libera
espressione della personalità nel rapporto con gli altri. Se è lungo,
la loquacità e la dialettica sono il nostro punto forte, se è corto,
l’abilità è nel senso pratico e negli affari.
Nel
mignolo risiede anche la sincerità.
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