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in viaggio dagli dei - un’ipotesi ludica

 

Il contatto tra uomo e natura, nell'antichità, non aveva bisogno di  essere  pensato, veniva  vissuto.

I passaggi  da  una fase all'altra  dell'esistenza (stagioni della natura e della vita umana) venivano scanditi al ritmo di rituali.

I luoghi in cui venivano  praticati, che spesso sorgevano in zone già  cariche di energie potenti, si arricchivano di vibrazioni intense calamitate dallo svolgersi del rito. Energie che ancora oggi è possibile percepire.

 

Questi  siti hanno mantenuto  la loro sacralità nel  tempo: alcuni come  testimoni  dell'antico  splendore, altri tuttora sede di culto, anche se con edificazioni e fedi più recenti.

Sebbene gli antichi dei siano stati sostituiti, la loro ombra si aggira ancora tra noi. Riemerge dal passato l'eco delle loro voci, attraverso la riscoperta di antiche discipline per comprendere e curare il malessere dell'uomo  odierno.

 

Miti e Archetipi, allora, erano presenze quotidiane. 

La confidenza con la loro storia permetteva di riconoscere disarmonie e disequilibri, paragonandoli alle caratteristiche particolari di ogni divinità. Diventava, quindi, più semplice riuscire a capire la “'crisi” e quale potesse essere la soluzione.

 

La crisi/divinità che “imprigiona”' si manifesta e rivela attraverso comportamenti, gesti e parole, a volte senza senso rispetto al contesto in cui si producono.

Non necessariamente sono negativi, anzi, ma disorientano e disequilibrano perché la manifestazione risulta paradossale: tendenze apparentemente opposte, ma che nascono da un unico seme, tradiscono questa presenza, a volte ossessionante per la sua ambiguità.

 

Il paradosso, l'ambiguità spaventano. Gli opposti bloccano.

Si tenta la fuga, girando le spalle al problema, evitandolo.

Eppure, spesso, ciò che provoca la crisi porta in se anche la soluzione.

 

Era questo che gli antichi osservavano attraverso i miti. Poiché ogni cosa ha origine da principi opposti, si tratta di superare la separazione e trovare un'armonica intesa.

  

Il legame fra gli opposti é costante, divino/invisibile e materia/visibile, bene e male, .. che scivolano spesso l'uno nell'altro. Non c'é separazione netta.

Come sempre, l'equilibrio sta nella capacità di “giocare” tutti gli strumenti che possediamo, dosandoli nelle proporzioni necessarie momento per momento.

 

Il cielo natale é una mappa che contiene infinite indicazioni, tra cui: con quale  energia siamo particolarmente sintonizzati, le accentuazioni da placare e le carenze da nutrire, l'archetipo o mito che ci domina e che ci può guidare.

 

 

Pianeti dominanti e Isole greche

 

I territori che hanno alimentato i miti greci e che sono stati vivificati dai culti e dai misteri di  queste divinità potrebbero, quindi,  offrire un campo energetico propizio a nutrire e rivitalizzare energie e vibrazioni del pianeta dominante o di quello problematico, equilibrandone eccessi o carenze.

 

Esaminiamo ora brevemente, pianeta per pianeta, quale energia-stimolo rappresenta e come può esprimersi sia in positivo che in negativo, le divinità ad esso associate e alcune delle isole a loro dedicate.

 

 

 

Il SOLE  rappresenta la vitalità e lo stimolo a essere; il bisogno di manifestarsi apertamente,  di essere riconosciuto e apprezzato, di esercitare influenza sugli altri.

 

In positivo ciò verrà espresso in modo creativo e vitalizzante; in negativo orgoglio, arroganza e egoismo prevarranno, spingendo verso un'eccessiva volontà per affermarsi ed emergere senza, tuttavia, trovare sufficiente soddisfazione.

Un blocco dell'energia solare può produrre il rifiuto ad esprimersi e affermarsi per senso di inferiorità  o di superiorità (= non mi esprimo perché sono così al di sopra degli altri che non potrebbero capire).

 

Le divinità associate al Sole sono Elio e Apollo.

 

Quando gli dei decisero di spartirsi la terra, l'isola di RODI giaceva ancora nascosta nelle  profondità del mare, da cui emerse dopo che Elio la scelse e ottenne in regalo da Giove.  Lì regnò quale dio supremo.

Forse il dolce clima dell’isola, la più grande e lontana del Dodecaneso, mitigherà i raggi troppo cocenti dell'ego e presso il tempio di Apollo si troverà il giusto suggerimento per risaltare creativamente.

 

Sempre nel Dodecaneso, si trova la fertilissima e tranquilla KOS, altra isola cara a Elio e in cui anche Apollo veniva venerato.

 

Elio viene visto come sorgente di luce generatrice e creativa, con valenze sempre positive.

Apollo, invece, si rivela inizialmente con aspetti di volontà prevaricante, intolleranza e folle orgoglio, che impara a dominare non attraverso la soppressione degli istinti e delle pulsioni, ma cercando un punto di incontro fra queste e la ragione onde orientarli costruttivamente.  Questo percorso lo conduce alla saggezza e alla spiritualità.

 

Apollo, il dio della luce e della musica, nasce nell'isola di DELOS (nelle isole Cicladi), a lui consacrata, dove si trova anche il Santuario dei 12 olimpici. L'isola non è abitata; è un immenso territorio archeologico, dove trovano posto santuari di quasi tutti gli dei.

L'atmosfera che vi regna potrebbe portare ispirazioni creative e rendere più saggi, nonché favorire l’integrazione di tutte le energie in quella solare. 

 

Santuari  di Apollo sono sparsi un po' ovunque.

Sempre nel gruppo delle isole cicladiche : NAXOS, che accoglie il viaggiatore con la grandiosa porta di Apollo (la 'Portara').

La rocciosa  e affascinante IOS, dove tra l'altro si dice sia la tomba di Omero.

La vulcanica SANTORINI (Thera), con uno fra i templi meglio conservati di Apollo a Méssa Vounò.

E SIFNOS, il cui capoluogo ha nome Apollonia.

 

 

Prima di  passare alla  Luna  distinta  dal Sole, consideriamo il rapporto esistente fra i due luminari, che anche a livello di miti vengono sempre rappresentati come coppia inscindibile negli aspetti interagenti di Conscio/Inconscio,  Maschile/Femminile, .. 

Una disarmonia fra essi può creare disagio e difficoltà nel rapporto con se stessi e, di riflesso, con l'altro.

 

Elio viene sempre considerato insieme a Selene, la luna, sua sorella e sposa.

Le isole di Rodi e KOS  potrebbero aiutare ad armonizzare la relazione Sole-Luna sia a livello personale che di coppia.

 

Altre due coppie divine associate al rapporto Sole-Luna sono : Apollo e Artemide, Zeus ed Era.

La prima coppia, fratello e sorella non sposati tra loro, rappresentano l'equilibrio fra energia femminile e maschile a livello personale.

La seconda coppia, marito e moglie con un rapporto spesso agitato, soprattutto  a causa delle intemperanze del dio, sposta l’attenzione sull'unione.

Una  vacanza  a  Naxos (cicladi), che accomuna Apollo e Artemide, potrà equilibrare il lato femminile col maschile.

Mentre a Lesbo (nell’Egeo orientale) e Corfù (nell’Eptaneso a Ovest della Grecia) si potrà invocare, oltre a loro, Zeus ed Era per approdare alla serenità nell'unione amorosa.

CORFU' (Kerkyra in greco) prende nome da una ninfa amata da Zeus ...  Forse perché venisse perdonato tale tradimento, il tempio più importante dell'isola è quello dedicato a Era? E, dunque, là potrebbe essere più facile riassestare il rapporto dopo una crisi.

 

 

La LUNA rappresenta la ricettività, il bisogno di tranquillità emotiva, di star bene con se stessi e con gli altri. Simboleggia anche la Madre e il Femminile nei molteplici aspetti e ruoli, che si differenziano nelle diverse divinità.

 

In positivo avremo sensibilità, intuito, fantasia, senso di benessere interiore, capacità di  adattamento e di nutrimento affettivo, un femminile saldo e morbido; in negativo ipersensibilità con conseguente insicurezza, inibizione, instabilità e dipendenza dalle influenze esterne fino anche alla superstizione.

Una Luna disturbata può annegare nella fantasia, in un immaginario che confonde e logora.  Può portare a disequilibrio emotivo, sia nel modo di dare che di ricevere affetto, che va dal soffocamento all'aridità inerte del sentimento.

 

Le divinità associate alla Luna sono molte, in parte inquietanti e oscure; possono essere  paragonate all'inconscio che reagisce improvvisamente e ciecamente, che può generare visioni illuminanti o fantasmi e incubi che conducono alla follia.

 

Sarà la conoscenza dei propri aspetti e l'intuito a guidare la scelta verso l'isola più in sintonia con la propria Luna (o Luna Nera).

  

Sinteticamente:

 

Gea, Rea e Demetra rappresentano la Grande Madre-terra, la fecondità generosa, ma anche la madre possessiva che frena i figli che vorrebbe sempre trattenere.

Le prime due sono più  istintive e spontanee, più sottomesse allo sposo. 

Con Demetra, la dea delle messi e della terra coltivata, inizia la generazione consapevole e la strada verso l'indipendenza.

 

L'isola della Grande Madre é per eccellenza CRETA, quella più a sud, in un certo senso un confine. I suoi miti sono dominati dalla Grande Dea e, quindi, strettamente legati al miracolo della Natura.  Questa stupenda isola può certamente mettere in contatto magico con questo aspetto, a cui la donna é profondamente radicata.

 

Altre isole in cui tali divinità venivano venerate: Rea (o Cibele) a CHIO (nell’Egeo orientale) e nella vicina piccola PSARA'.  

Demetra a PAROS (Cicladi).

 

Hera, la divina moglie di Zeus, rappresenta la fedeltà e dignità coniugale, che peraltro pretende dal suo sposo. Quindi protegge il matrimonio e i figli. Il suo punto debole  é la gelosia, la possessività, che la rende furiosa e crudelmente vendicativa.

 

L'EUBEA (la seconda per grandezza, posta di fronte all’Attica) é la sua isola, dove anche Apollo è onorato, così che amore terreno e spirituale possono amalgamarsi in serenità, placando l’animo.  

 

Ma é a SAMOS (Egeo orientale), l'isola testimone delle sue nozze (durarono 300 anni!), che trova il  suo compimento, che allude all’intimità più segreta, che permette il rinnovamento del rito nuziale. Il grande santuario a lei dedicato lo testimonia.

Quale destinazione migliore per un viaggio di nozze o un importante anniversario?

 

Artemide, dea giovane e selvatica, alquanto androgina, è l’eterno Femminino. Ne ricerca la purezza e ne sperimenta la natura inquieta, che sfoga nella caccia e nella danza.

Protettrice delle puerpere, presiede alla nascita e allo sviluppo dell’essere umano. Custode della verginità, in senso lato (purezza d'animo, di sentimento, indipendenza emotiva, ..) mal sopporta la seduzione intrigante, la passione sensuale nonché la prevaricazione maschile. In questo senso è l’opposto di Afrodite (colei che eccita il desiderio).  Quando si sente offesa le sue vendette sono furiose e impietose, col rischio però di rifiutare la pienezza emotiva e conseguente turbamento dell’anima.

 

Santuari innalzati alla dea si trovano in isole che offrono stimoli e quiete contemporaneamente, così da ammorbidire la ruvidezza senza spegnere gli entusiasmi.

A LEROS (Dodecaneso), che rasserena pur nella varietà del paesaggio.

A ZANTE (Eptaneso), che offre selvagge coste ripide e scoscese o distensive spiagge sabbiose.

A LESBO (Egeo orientale), dalle costruzioni in più stili, che alterna fertili vallate a monti e rocce vulcaniche.

A LIMNOS (Egeo settentrionale), di potenza riposante e rigeneratrice.

Oltre che a Delos, Corfù e Naxos di cui è stato già detto.

Cara ad Artemide Sotiria (salvatrice), e altrettanto gradita ad Afrodite, è una piccola isola fra le più selvatiche, ANAFI (Cicladi) - vi si trova anche un santuario ad Apollo vaticinante -, qui forse il sentimento riuscirà a trovare la più armonica manifestazione.

 

 

VENERE rappresenta l'affettività, i valori, il gusto; il bisogno di armonia, soprattutto nello  scambio, di esprimere emozioni e sentimenti.

 

In positivo avremo capacità d'amore, partecipazione e socievolezza, generosità, nonché senso artistico ed eleganza estetica. In negativo avidità o insaziabilità affettiva, autoindulgenza, romanticheria, inibizione della sfera affettiva.

Una distorsione dell'energia di questo pianeta può rendere succubi del femminino producendo un influenzamento magnetico irresistibile, produrre un'idealizzazione a livello affettivo talmente irraggiungibile da essere impossibile, portare a vivere amori fuori  norma.  In  ogni  caso  rappresenta una prova a livello di affettività. Cosa che, tra l'altro, può condurre al congelamento dei sentimenti e, spesso, ad agire una seduzione manipolatoria.

Se  gli aspetti sono legati al segno del Toro l'ambiguità può mostrarsi anche rispetto al denaro: avarizia e sperpero alternati.

 

Afrodite, la dea della bellezza, il cui fascino soggioga mortali e dei, corrisponde a Venere.

Anche alcune delle divinità associate alla Luna si prestano ad interpretarla:

Demetra e, soprattutto, Rea richiamano le qualità taurine, per cui l'amore viene vissuto più in funzione biologica e istintuale.

Era, quelle della bilancia, dove l'amore assume soprattutto un valore di confronto e scambio alla pari con l'altro.

 

La leggenda vuole che  Afrodite affiorasse dalla schiuma del mare presso CITERA (Kythira – Eptaneso).

La natura selvatica dell'isola potrebbe ancorare meglio alla terra gli ideali amorosi e i paesaggi idilliaci sciogliere ogni nodo.

 

Per invocare altrove il favore della dea, che dia armonia ed equilibrio nei sentimenti, si può  fare rotta per le Cicladi e sostare a KEA. Quindi approdare a PAROS, dove l'influenza di Demetra potrà arricchire l'anima.

 

 

MARTE rappresenta l'energia fisica, il desiderio che spinge all'azione,  l'agire deciso, l'aggressività; il bisogno di autoaffermazione, di essere desiderato, di eccitazione.

 

In positivo imprime coraggio, iniziativa, volontà consciamente indirizzata, entusiasmo. In  negativo impazienza, ostinazione, violenza, prevaricazione, scontrosità.

Una distorsione o un blocco in questa energia può determinare un'alternanza di azione e indecisione, un'aggressività rimossa ma violenta, un influenzamento eccessivo del mascolino - da cui una tendenza ad atteggiamenti da macho o effeminatezza -, l'impossibilità a trovare soddisfazione nel piacere che può venire rifiutato o imposto con prevaricazione, antagonismo nei rapporti.

 

Il dio della guerra, Ares, non é molto amato per la sua irascibilità e per la tendenza a non mantenere fede alla parola data. Le sue azioni sono  guidate dal cieco istinto senza la mediazione della riflessione. 

Viene partorito nella selvaggia Tracia con cui mantiene stretti  rapporti.  Diverse sono le situazioni che lo vedono sconfitto e costretto all'immobilità fin dalla giovinezza, a suggerire la necessità di “educare” e trasformare l'energia istintiva per non esserne schiavi. 

 

Nell'antichità, per allontanare l'ira degli dei per le colpe commesse, si sacrificava periodicamente un capro “espiatorio” (capro=ariete=marte) gettandolo dallo strapiombo del promontorio di Lefkata, nell'isola di LEUCADE (Eptaneso). Nei pressi un tempio di Apollo, l’illuminato. Forse l'atmosfera di quel luogo saprà suggerire come orientare costruttivamente l'aggressività marziana.

 

 

GIOVE rappresenta l'espansione, la fiducia nella vita e in se, il bisogno di fede, di socialità, la spinta a migliorare.

In positivo esprime ottimismo, fiducia, autoperfezionamento e miglioramento, non solo personale ma generale. 

In negativo, sopravvalutazione di se, pigrizia e dispersione,  irresponsabilità, fiducia eccessiva fino alla creduloneria, espansione sull’altro.

 

Un blocco o distorsione dell'energia può produrre pessimismo fino all'autolesionismo. Trasformare il rifiuto dell'ipocrisia e della superficialità in opportunismo o al polo opposto eccessivo rigore, in adeguamento più o meno passivo ai valori imposti o polemica ad oltranza.

 

L'isola che accoglie Zeus, cioé Giove, neonato e lo protegge, a Litto sul monte Aigaion, é CRETA, la grande.

La sua atmosfera potrebbe alimentare saggiamente le caratteristiche gioviane.

Come anche EGHINA (nel golfo del Saronico), dove il dio veniva onorato sul monte Oros.

Senza dimenticare le già citate Corfù e Lesbo, che potrebbero correggere intemperanze  e irresponsabilità, grazie alle energie intrecciate di Era. Così anche a THASSOS (Egeo orientale).

 

 

MERCURIO, l'imprendibile, il multiforme, non si stabilizza in nessun luogo, lo troviamo ovunque, soprattutto dove gli opposti si uniscono (quindi nelle isole dedicate alla coppia).

 

Mercurio rappresenta la comunicazione, il bisogno di stabilire legami soprattutto mentali con gli altri, il bisogno di imparare e di esprimersi.

 

In positivo: la curiosità e l'intelligenza si esprimono creativamente, così come la comunicazione (gemelli), favorisce la comprensione obiettiva e la discriminazione (vergine). In negativo, furbizia opportunistica fino all'imbroglio, razionalizzazione eccessiva fino a dogmatismo e settarismo.

Una distorsione/blocco dell'energia produce difficoltà, se non rifiuto, a comunicare  nonostante il bisogno imperioso a farlo oppure difficoltà a confidarsi o ricevere confidenze, nonostante il desiderio profondo di trovare un “gemello” in cui specchiarsi.

 

Hermes, messaggero e intermediario fra dei uomini e mondo infero, accompagna e guida i viaggiatori attraverso le diverse fasi dell'esistenza, i diversi piani della realtà, i misteri della trasformazione.

 

Per chi volesse stimolare la comunicazione come legame di coppia, le isole suggerite per rafforzare il rapporto sicuramente albergano le energie di Hermes, che lega e amalgama gli opposti.

Per un percorso personale più orientato bisogna considerare le altre tendenze (dei) e/o dirigersi verso le isole della trasformazione.

 

 

SATURNO, Cronos, rappresenta la difesa di se, il bisogno sia di sentire che dare sicurezza, di approvazione e integrazione sociale, l'ambizione.  Rappresenta la “prova” rispetto al sè.

 

In positivo, lo sforzo verso i propri obiettivi sarà disciplinato, portato avanti con serietà e metodo, accettando doveri e responsabilità, con pazienza e affidabilità. In negativo l'autodifesa sarà portata agli estremi anche per scarsa autostima, rigidità, freddezza, inibizione, negatività.

La  distorsione di questa energia spinge spiritualità e tendenze ascetiche verso un  estremismo arido, severo e orgoglioso, l'ambizione verso un'avidità di sapere e potere.

 

Crono, cioè Saturno, é stato esiliato nell'Isola dei Beati ai confini del mondo. Ma possiamo trovarlo un po' più vicino, a PATMOS (nel Dodecaneso, l’isola sacra in cui l'apostolo Giovanni ebbe la visione dell'Apocalisse) che, per analogia con ascetismo, potrebbe rappresentare il luogo più adatto in cui confrontarsi e riflettere su se stessi.

 

 

URANO rappresenta la libertà, il bisogno di cambiamento e non limitazione, lo stimolo alla  differenziazione, all'originalità, all'indipendenza.

 

In positivo dà una capacità  innata a sintonizzarsi con la verità (intuito), inventiva fino alla genialità, rispetto per la libertà, capacità di raggruppare più persone verso un obiettivo  comune. In negativo sovreccita ed elettrizza tutto ciò che tocca, quindi impazienza, ostinazione, irrequietezza, ribellione, tutto con estremismo.

Una distorsione dell'energia uranica, quindi, altera ogni tendenza rendendola eccessiva, il non conformismo può tradursi in bisogno coercitivo di originalità anticonformista, la spinta all'individualizzazione in individualismo egocentrico. Inoltre può mettere alla prova rispetto alle amicizie, ai progetti con rotture e separazioni, spesso derivanti dal proprio atteggiamento incomprensibile e brusco.

 

Uranos, il cielo, abbraccia tutte le isole.

 

 

NETTUNO, Poseidone, rappresenta la ricerca di superamento delle limitazioni fisiche e personali, il desiderio di comunione e fusione, la fantasia e l'ispirazione.

 

In positivo, consente di sentirsi in sintonia col tutto, dà idealismo, spiritualità, ispirazione artistica, compassione profonda. In negativo porta confusione, disimpegno, fuga autodistruttiva dalla realtà e dall'impegno verso l'altro.

Disturbi a questo tipo di energia portano eccessi o carenze a livello di fede, rendendo pericolosa ogni tipo di esperienza dello spirito.

 

Poseidon, il dio del mare, corrisponde a Nettuno.

Solcando le acque greche si riuscirà a dosare questa energia?

Chi preferisce la terra sotto i piedi potrà attraccare a POROS (golfo del Saronico), isola cara al dio. 

O a TINOS (Cicladi), la Lourdes dell'Egeo, dove veniva venerato insieme all'amata Anfitrite.

 

 

PLUTONE, Ades, rappresenta la distruzione per la trasformazione, il bisogno di intensità e profondità nelle esperienze, per penetrarne la realtà a fondo, nonché la spinta al perfezionamento, a lasciarsi alle spalle il passato e il vecchio sé per rinascere.

 

In positivo, rafforza la volontà e il coraggio nell'affrontare prove che portano all'autotrasformazione rigenererativa, dà profonda comprensione con la capacità di affrontare la sofferenza utilizzandola costruttivamente. Forte energia psichica. In negativo, istintività e psichismo prendono il sopravvento con conseguenti sentimenti di paura e odio, determina una forte dipendenza dall'inconscio e la forza di volontà viene orientata verso la manipolazione e la sete di potere.

Questa energia, se distorta, può essere paragonata a una mina inesplosa, nascosta non si sa dove, con una potente carica corrosiva e oppressiva, che può scoppiare inaspettatamente distruggendo sé e gli altri.

 

In un certo senso una potenza vulcanica. Ormai placata a SANTORINI (Cicladi) dalle sorgenti calde solforose e dalle suggestive spiagge nere. Come pure a NYSSIROS (Dodecaneso) dove si può scendere all’interno del cratere e ritrovarsi su un terreno morbido, caldo e solforoso.

 

Ma l’isola in cui la potenza catartica può venir maggiormente percepita è SAMOTHRAKI (nella parte estrema dell'Egeo orientale), l'isola dei grandi MISTERI dei Cabiri, luogo di purificazione.

Anche LIMNOS è intrisa del culto dei Grandi Dei preolimpici, che si mescola a quello degli  olimpici in sovrapposizioni di immagini che si somigliano. Efesto, l'abilissimo dio fabbro, figlio di Era, viene associato ai Cabiri, i Grandi Dei dalle molteplici forme, a volte, come il dio, giganti a volte nani. Artemide, figlia di Zeus, viene venerata con gli attributi di Selene (la luna), divinità urania.

 

In queste isole possiamo sicuramente incontrare anche Hermes, la guida, Cronos, lo sforzo, oltre a Ades, la trasformazione, per accompagnarci nella ricerca dell'equilibrio ad ogni livello.

 

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