Il Giudizio è l’esito del cammino diritto che ha portato alla comprensione e unificazione degli opposti
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le figure grigie coi capelli gialli.
Tutte le componenti dell’essere sono in movimento, gioiosamente e “acclamano” l’Animale Divino >
Angelo che ha trapassato le nuvole tenebrose, senza per questo eliminarle (significherebbe annullare un polo).
Tiene la tromba con un mano che sbuca al di là delle nuvole e l’altra al di qua >
le polarità opposte.
La tromba è in metallo > arriva quindi dalle viscere della terra, viene fusa, forgiata, raffreddata. Dunque è in relazione con tutti gli elementi, con la purificazione e la trasformazione.
Suona la tromba che risveglia i morti > cioè le energie rimosse o represse.
Che fa crollare le mura, scoperchiare le tombe, cioè superare blocchi limitanti.
L’acqua >
emozioni-inconscio su cui galleggiano le bare > materia è animata. Sembra quasi che si stia gonfiando per lo sciogliersi dei ghiacci sulle montagne > irrigidimenti che sfumano.
Il giudizio è dunque compimento, il nuovo nato. E’ la relazione fra le diverse componenti, la purificazione degli opposti.
E' la precipitazione della materia e dell’anima oppure la distruzione del corpo e la purificazione dell’anima.
La carta del Giudizio porta la ricompensa a quanto si è fatto, in bene o in male. E’ la Giustizia o Nemesi, colei che distribuisce equamente.
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